martedì 13 ottobre 2009

Diario di Inferno

Il famoso primo canto, l'inizio della discesa nel mondo delle Ombre... Un Dante ancora diverso, forse nuovo?

sabato 3 ottobre 2009

7 - L'ultima volta di Anton Karas - fine


Ritrovarono il corpo la mattina dopo. Occupava indebitamente un parcheggio.
Nessun documento fu ritrovato addosso a quelle spoglie. Nessun le reclamò mai. In nessun modo fu possibile ricostruirne i dati anagrafici. Sembrava non avesse avuto mai una identità.
Avessero potuto leggere quella lettera rossa di tramonto.
Avessero potuto vedere quella stradina di Parigi.
L'avessero vista quando la luce del mattino disegna l'ombra perfetta di un albero che cela e rivela, ogni volta per l'ultima volta, l'ombra di Anton Karas.

giovedì 1 ottobre 2009

7 - L'ultima volta di Anton Karas - 3


L'ombra lesse in silenzio il contenuto di quella lettera.
Più leggeva, più perdeva consistenza. Entrambi cedevano alla consunzione. Ogni energia era spesa.
La lettera di dimissioni rimase per un attimo sospesa nell'aria, ebbe gli sguardi del mondo su di lei...
Poi si perse, volò senza peso residuo. Il rosso dell'ombra defluì via, nel riflesso del pavè.

lunedì 28 settembre 2009

7 - L'ultima volta di Anton Karas - 2


Anton Karas, il minore dei due, era sempre stato all'ombra del maggiore. Anche se solo per pochi anni.
Quando Anton Karas, il maggiore, morì di cancro, Anton Karas, il minore dei due, per un attimo si sentì perso, era diventato l'ombra di se stesso.
Quella perdita per lui fu, al contrario, un afelio: quando la distanza dal sole è massima, qualunque oggetto e la sua ombra coincidono. E così Anton Karas non erano più due e l'Anton Karas superstite era diventato un nuovo uomo, il terzo uomo.
Quell' Anton Karas visse una vita che erano due, per un attimo ebbe gli sguardi del mondo su di lui, poi si perse.

L'ombra rossa del terzo uomo gli apparve alla fine in una stradina di Parigi, in parte celata, in parte rivelata dall'ombra nera di un albero.
La luce del tramonto marchiava quell'ombra incerta, la incitava alla dissolvenza.
L'ombra fece cenno a Anton Karas di avvicinarsi.
- ...

sabato 26 settembre 2009

7 - L'ultima volta di Anton Karas


Ricomincio a raccontare di Anton Karas, il minore dei due, e dell'Anton Karas, il maggiore, che nel morire giovanissimo creò un terzo uomo: Anton Karas, il suonatore di zither. Nei prossimi post, l'epilogo della storia. Per non perdervi, l'ultimo post su Anton Karas risale al settembre 2008.

Quand'è l'ultima volta che Anton Karas pensò a se stesso e divenne per sempre un'ombra?

Stamattina le ombre sono perfette. In quella propaggine oscura, in quel riflesso di me trovo il senso di identità che mi occorre per affermare che esisto. Guai a perdere la propria ombra: rischi di perderti, di diventare nulla. Per questo amo le mattine come questa, quando il sole disegna con nettezza i contorni di tutto quello che mi circonda, gli restituisce la sua identità. Ogni cosa è diversa da me; io sono identico a me.

mercoledì 16 settembre 2009

il dottor zivago

Queste pagine nascono per un progetto finora inedito di adattare a fumetti il capolavoro di Pasternak, progetto approvato dagli eredi.
Al di là di tutto, sono una sequenza di pagine, un capitolo del libro, in cui alcuni dei personaggi principali si incontrano senza avere la consapevolezza della loro futura storia comune. Una sequenza simbolo per l'intero romanzo...

giovedì 10 settembre 2009

a-mare 01 Cesare Pavese

Una breve sequenza di immagini conservata per anni, all'improvviso appare nelle parole di Cesare Pavese. Disegnate negli anni Ottanta, scritte negli anni Quaranta, insieme solo oggi per aprire una serie di storie intitolate A-Mare.