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Estraneo mi sono e più non vedo
me stesso e nella tenebra mi perdo;
odo un tumulto fervere e mi chiedo
se da lungi mi giunga o dal profondo
da questo mio non esplorato mondo:
se questa moltitudine che grida
è quella dei miei spiriti (e un'infida
febbre mi finge visioni strane),
oppure odo una folla lontana
nel suo cieco fermento
mandare a me la sua voce nel vento...
1912
Giorgio Vigolo
"Lirismi", Edizioni della Cometa - Roma 2003