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In pochi mesi siamo passati da «niente è
fascismo» a «tutto è fascismo».
Ma in che cosa il nuovo fascismo differisce dal vecchio?
Vecchio e nuovo si escludono a vicenda o possono invece
convivere, sovrapporsi, articolarsi, magari confondersi in
qualcosa di più difficile da afferrare e quindi da combattere?
Piuttosto che rispondere a queste domande, L’uniforme
e l’anima cerca di farle emergere in tutto il loro spessore
storico e critico, etico e politico.
Ne è scaturito un confronto originale e a volte sorprendente,
nel quale s’intrecciano diverse prospettive critiche: le
indagini storiche di Michel Foucault, la tradizione dell’operaismo
italiano, gli studi di Lacoue-Labarthe e Nancy sul mito
nazista e sul rapporto tra estetica e politica, l’analisi delle
mitologie pop proposta da Ronald Barthes.
Per maggiori info...
All'interno, 16 pagine a fumetti di Giuseppe Palumbo, con la supervisione di Pierangelo Di Vittorio, adattano testi di Georges Bataille da Documents e non solo, a individuare un punto di partenza della intera riflessione espressa nel libro.
Qui la prima storia.