Estraneo mi sono e più non vedo
me stesso e nella tenebra mi perdo;
odo un tumulto fervere e mi chiedo
se da lungi mi giunga o dal profondo
da questo mio non esplorato mondo:
se questa moltitudine che grida
è quella dei miei spiriti (e un'infida
febbre mi finge visioni strane),
oppure odo una folla lontana
nel suo cieco fermento
mandare a me la sua voce nel vento...
1912
Giorgio Vigolo
"Lirismi", Edizioni della Cometa - Roma 2003
8 commenti:
tu hai un blog?????
allora non è vero che sei incasinato con il lavoro.
riguardo alle cose che vedo, mi limito ad inchinarmi per venerare il Dio del pennello.
:-))
minchia!
il blog di palumbo!!!
Schiaffo subito tra i preferiti!
baci,
c.
Ciao Bepppe!
Sono il Saviori.
Passa dal mio blog ogni tanto ci sono nuove cose che non hai mai visto!
E' un piacere leggere questo blog!
che figata la tecnologia, mi permette di avere l'onore di scrivere al grande giuseppe palumbo...
roby
Sará vero che i soldi sporcano la penna...
uao..ma è fantastico il modo in cui utilizzi il bianco nero, io adoro i lavori scarni ma carichi di pathos...proprio un bel blog.
Stefano
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
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