festina lente
Da noi il tempo profuma di timo
ti accorgi di lui solo a settembre
Lo scirocco solleva il suo manto odoroso
veste le ombre della Murgia
E lei mi appare,
la Murgia, con i suoi doni
Con frenetica lentezza, avanza
il tempo si avvolge, si ripiega, scompare
Il cibo e i fiori della tecnica sono i doni della madre troglodita
un invito a una esistenza altra
L'ulivo annoda le sue cortecce
lì riposerò le mie ore, lì il nutrimento
in frenetica lentezza
7 commenti:
Fantastico Palumbo.
Sei un grande.
Axel Was Here
Davvero meravigliosa,a volte ci si scorda di questi insegmaneti.
Stupendo,complimenti.
forse ci si accorge del tempo(nelle murge, a settembre) quando inizia a scomparire ciò che ha creato l'estate, scomparendo a mano a mano le cose scoprono profumi e colori, quelli di ciò che rimane. è la contemplazione che arriva dal riposo dopo l'attività: la natura ne tiene conto.
Poi scompare tutto e si avviluppa nell'inverno.
Giampaolo
Bellissima, e ci sarebbero tante altre cose da dire ma mi fermo qui.
Great reading your postt
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