giovedì 15 marzo 2007

estraneo mi sono


Estraneo mi sono e più non vedo
me stesso e nella tenebra mi perdo;
odo un tumulto fervere e mi chiedo
se da lungi mi giunga o dal profondo
da questo mio non esplorato mondo:
se questa moltitudine che grida
è quella dei miei spiriti (e un'infida
febbre mi finge visioni strane),
oppure odo una folla lontana
nel suo cieco fermento
mandare a me la sua voce nel vento...

1912
Giorgio Vigolo
"Lirismi", Edizioni della Cometa - Roma 2003

8 commenti:

Mastro Alberto Pagliaro ha detto...

tu hai un blog?????
allora non è vero che sei incasinato con il lavoro.
riguardo alle cose che vedo, mi limito ad inchinarmi per venerare il Dio del pennello.
:-))

nuvoleonline ha detto...

minchia!
il blog di palumbo!!!

Schiaffo subito tra i preferiti!

baci,
c.

Nico ha detto...

Ciao Bepppe!
Sono il Saviori.
Passa dal mio blog ogni tanto ci sono nuove cose che non hai mai visto!

E' un piacere leggere questo blog!

Roberto Ferrari ha detto...

che figata la tecnologia, mi permette di avere l'onore di scrivere al grande giuseppe palumbo...

roby

Unknown ha detto...

Sará vero che i soldi sporcano la penna...

aro ha detto...

uao..ma è fantastico il modo in cui utilizzi il bianco nero, io adoro i lavori scarni ma carichi di pathos...proprio un bel blog.
Stefano

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)