lunedì 23 aprile 2007

trilobyte


"Perché Matera, sprofondata a mezzo busto nella roccia con i piedi incrostati di trilobiti e di cocci d'anfora, suggerisce una megalitica immobilità, ma, nel contempo, ti senti preso nella forza di un percorso orbitale, hai l'impressione che questo luogo stia compiendo, fin dall'alba delle ere, una rivoluzione cosmica attorno a se stesso..."
Giorgio Celli, Matera. Nel labirinto del tempo. 1988, Edizioni La Bautta

Ritornando dalla città scavata, porto queste righe a supporto della tesi di Troglodita e del suo vortice del tempo.

8 commenti:

Gianluca Maconi ha detto...

Quest'uomo è sempre una spanna avanti a tutti.
Per fortuna possiedo delle sue foto compromettenti che me lo rendono più umano.
ciao satanasso.

Lollo ha detto...

Io ci ho un blog più nazional-popolare del tuo... pappapperoooo!
Ciao, Giuseppe. Mi ha fatto molto piacere vederti a Napoli.
Sei sempre un grandissimo, qualunque cosa fai.

Tommy ha detto...

Che bello, zio Pal! Oltre alle "infamate" gratuite, ci regali anche attimi di pura poesia... Satana maledeeeeeeetto!

Anonimo ha detto...

Il Palumbo è bello e bravo. Peccato sia già sposato.
È sempre una boccata d'aria fresca sapere di persone come Vossia nel mercato più pieno di pagliacci che ci sia.
Lunga e deliziosa vita al fumetto come arte...

Anonimo ha detto...

Ciao Giuseppe, mi ha fatto tanto piacere vederti a Napoli Comicon.
Ho letto il primo numero di Troglodita e aspetto con impazienza il secondo.
r--

ominokk ha detto...

io invece come al solito e da buon Tamarro nn mi sono presentato alla domenica, anche se avevamo un mezzo-anzi no! un intero appuntamento, che tolto il venalissimo motivo (che tu ben sai!) poteva fruttarmi il piacere di fare 4 chiacchere con te che mi fa sempre bene!
Peppino perdona questa palla di sivo con occhiali a quadroni bianchi e neri.

K&H

ominokk

Anonimo ha detto...

ok.. preparo l'intervista!

M ha detto...

ah, Matera! Ciao Peppe, bello che sei.