venerdì 10 settembre 2010

l'attore e il rottame


Ogni immagine sacra è un inganno. Dietro ogni sguardo patetico, ogni lacrima, ogni cuore trafitto da mille pugnali c'è una finzione. Figuranti di un teatro del sacro se non dell'orrore, da secoli statue e quadri e presepi hanno invaso la nostra immaginazione e ingannato le nostre anime bambine. E noi ci siamo fatti ingannare dando a una idea eterna i vestiti della festa e le espressioni di attori consumati.
Moltissimi continuano tutt'oggi a farlo, qualcuno magari con la consapevolezza che, guardando negli occhi di una madonnina, si stia in realtà guardando una dimensione "altra"; in questo senso, le vesti, le espressioni di quella madonnina, che rimandano a un tempo ormai passato, aiutano a separare l'oggetto dal suo contenuto sacro. Un inconsapevole sipario di coscienza si interpone tra la finzione e la sensazione di una più alta realtà.
Per moltissimi altri, invece, quella finzione non inganna più. Nude marionette vestite di trine o con carni di cera piagate non testimoniano altro che la loro appartenenza a un mondo di pietà ormai passato. Fossili. Oggetti di studio per dottori in antropologia e tradizioni popolari. Curiosità turistiche.
Alcuni invece, in quelle carni di cera le cui piaghe sono ormai curate dalla polvere, in quei merletti ingialliti dietro al sipario della tragica consapevolezza, in quei volti consumati dalle muffe policrome delle grotte murgiane, hanno trovato altro.
Uno sportello socchiuso, un vetro rotto, un ombra di ripostiglio e la finzione si interrompe. Anche solo per un attimo si viene portati fuori dalla tensione del tempo e l'animo si distende.
Con più violenza l'incuria l'abbia colpito, più estese siano le sue cicatrici, più al limite del rottame sia stato condotto quel simulacro, più forte la sensazione della presenza del sacro oserà colpire chi lo vorrà.
Scarnificate, quelle finzioni sussurrano parole oscure, balbettano un balsamo...

1 commento:

Urz! ha detto...

Sono d'accordo e mai spiegazione fu più esauriente! :) Ossequi maestro!